Enrico Manfrini / La caduta di Saulo / bronzo, 1950
Foto: Villa Clerici
“Modernità e insieme legame con la scultura classica greca, come i bronzi di Riace ma il protagonista è un eroe sorpreso nella sua caduta. Saulo si spoglia del suo io e rinasce. Cade ed è accecato dalla Luce. Spesso serve arrivare al fondo, nudi, per scoprire la Verità.
Nell’arte sacra ortodossa è rara la rappresentazione realistica dell’Uomo nel suo dialogo con la divinità: le figure sono stilizzate (lato spirituale) e non si usa la scultura.
L’opera si adatta alla crisi globale che ci allontana da tutto ciò che conoscevamo. Crisi dell’Io concentrato su di sé, buttato giù da un nemico invisibile che colpisce tutti indistintamente.
Cercando un punto di appoggio, ci si rende conto che dobbiamo cambiare prospettiva, per ridisegnare una nuova realtà fatta da nuove consapevolezze”.
MIRUNA CAJVANEANU
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