domenica 26 dicembre 2021

Look always up!


Ieri sera ho guardato “Don’t look up”

Trama: Due scienziati (nevrotico Leonardo di Caprio, lucida Jennifer Lawrence)  scoprono una minaccia che incombe sull’intera umanità. L’ultima catastrofe, la fine del mondo e tutto il resto. 

Come in tutti i film catastrofici, si arriva al comitato scientifico per la conferma, di qui in qualche ora all’anticamera del Presidente degli Stati Uniti.




Qui, le cose iniziano ad andare diversamente dal previsto. Il Presidente (fantastica, trumpiana Meryl Streep) banalizza il pericolo e allontana gli scienziati. Questi, convinti del pericolo decidono di andare il Tv per svelare tutto. Ma la gente vuole divertirsi e il loro grido d’allarme cade nel vuoto, o quasi. (Cate Blanchett invecchia divinamente).

La vita continua: tanto, se “il pericolo non si vede, non esiste”. 

E, anche se qualcuno capisce che la catastrofe si avvicina, ma c’è la possibilità di guadagnarci su, ben venga. Tra falsi eroi, politici alla ricerca di consensi per coprire scandali privati, giornalisti incapaci di dare peso e voce alla verità, anche se è sotto i loro occhi, il carousel del mondo va verso il precipizio con cori e danze. 

Purtroppo, quando il pericolo inizia a vedersi, (forse) è troppo tardi. Il mondo è diviso tra sopraguardisti e sottoguardisti. 

Il film non è un capolavoro, ma esprime un senso di frustrazione che in tanti hanno sentito durante questi ultimi due anni. Certamente, una metafora della pandemia. 

Morale della favola: sarebbe troppo facile e scontato: credere alla scienza, cercare di essere obiettivi, capire gli interessi dietro le decisioni politiche. Stare con la famiglia e con chi condivide gli stessi ideali? 

Lontano da “Melancholica”, con il quale è stato paragonato, forse vale la pena comunque vederlo, anche per un Natale pandemico.

Ps- Il film inizia con questa battuta: “Vorrei morire serenamente nel sonno come mio nonno, ma non gridando di terrore come i passeggeri nella sua auto” (Jake Handey)








 

I


domenica 19 dicembre 2021

Porți și brațe deschise: spiritul creștin care ne unește de Crăciun

 


Am avut ocazia să particip, ieri și azi, la două concerte deosebite de Crăciun, organizate de români din comunitatea noastră de la Roma. 

Primul, “Tradiții prin ochi de copii”, susținut de Coruri din parohiile românești ortodoxe, catolice și greco-catolice din regiunea Lazio. 


Al doilea, susținut de Grupul vocal polifonic  “Arpeggio”, condus de Simona Vasile, cu participarea tinerei Renata Adelina Ionescu (nai) și M. G. L. Zampieri (orga). 

Emoția de a putea participa fizic, in sfârșit, la un concert de Crăciun, a fost amplificată de bucuria de a asculta minunatele noastre colinde într-un cadru excepțional: două bijuterii arhitecturale, două biserici din centrul Romei, ambele la doi pași de Piazza Venezia. 

Prima este Basilica Sf. Apostoli, datând din secolul VI, singura basilica din Roma care nu a fost edificată pe un edificiu roman precedent. Construită in stil bizantin, adăpostește moștele apostolilor Filip și Iacov. In prezent este in grija călugărilor franciscani, cei care s-au ocupat timp de secole și de administrarea Columnei lui Traian, aflată în apropiere. 

A doua este Biserica Sfânta Maria in Portico in Campitelli, in care se găsește o icoană făcătoare de minuni a Fecioarei Maria, din sec XI, împodobită și înconjurată  de un altar aurit realizat in stil baroc. Construcția bisericii, începută in 1660, a fost încredințată arhitectului Carlo Rainaldi, elev al celebrului Bernini. 

Gazdele ambelor concerte, preoții care administrează cele două Biserici, au primit cu brațele deschise și spirit frățesc oaspeții români, atât membrii corurilor, cât și publicul. 

Uși deschise, pace, liniște sufletească și armonie, iată adevărata față a creștinilor, de oricare rit ar fi ei, si oriunde s-ar afla.













martedì 14 dicembre 2021

INVITO - Presentazione del volume "Radici a metà - Trent'anni di immigrazione romena in Italia"


L’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e IDOS -Dossier Statistico Immigrazione vi invitano alla videoconferenza di presentazione del volume “Radici a metà. Trent’anni di immigrazione romena in Italia”.

L’evento si terrà giovedì 6 dicembre 2021 dalle ore 16.00 alle ore 18.00 e sarà possibile seguirlo al link di Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCLUZ-s79pzSBt40SAmyJB2A

Radici a metà.
Trent
anni di immigrazione romena in Italia

Edizioni Idos, Roma

Giovedì 16 dicembre 2021, ore 16.00 – 18.00 Videoconferenza su Youtube e su www.dossierimmigrazione.it

Introduzione

Paolo De NardisPresidente Istituto di Studi Politici “S. Pio V”
Dan Fulga, Consigliere diplomatico - Capo sezione consolare dell’Ambasciata di Romania in Italia

Alessio Vlad, Direttore Artistico del Teatro dell’Opera di Roma

Presentazione del Rapporto da parte dei curatori

Benedetto Coccia, Ricercatore Istituto di Studi Politici “S. Pio V” Antonio Ricci, Ricercatore Centro Studi e Ricerche Idos Miruna Cajvaneanu, Giornalista

Interventi di commento

Maria Francesca Atzeni, Ricercatrice sociale
David Mihaescu, Rappresentante Associazione Aripi de Lumina

Violeta Popescu, Presidentessa Centro Culturale Italo Romeno di Milano Conclusioni

Luca Di Sciullo, Presidente Centro Studi e Ricerche Idos Coordinamento dei lavori

Ion Cârja, Professore Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca

Sarà possibile scaricare gratuitamente dal sito www.dossierimmigrazione.it il pdf del rapporto per tutta la durata del convegno